La prevenzione di patologie odontoiatriche come la carie e la parodontite rappresenta un argomento di grande interesse e, per questo motivo, la comunità scientifica è attiva nella ricerca di sistemi efficaci e privi di effetti collaterali.
L’igiene orale è alla base della salute orale e l’igienista dentale è quella figura professionale che si occupa della prevenzione delle malattie del cavo orale attraverso la motivazione del paziente, l’insegnamento di una corretta tecnica di spazzolamento e l’eliminazione della placca e del tartaro dai denti con strumenti manuali o ultrasonici.
La carie
Secondo l’OMS, la carie dentale è un processo patologico localizzato, di origine batterica, che compare dopo l’eruzione del dente e provoca un rammollimento dei tessuti duri, evolvendo verso la formazione di una cavità.
La carie, insieme alla parodontite, è fra le più comuni malattie croniche. I mutamenti dietetici dell’epoca moderna ne hanno aumentato la prevalenza. Il picco di incidenza di questa patologia iniziò a declinare tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 come conseguenza della scoperta del ruolo del fluoro nella prevenzione della carie, che portò negli anni ’60 alla fluorazione dell’acqua potabile delle reti idriche, oltre che all’introduzione nel mercato di prodotti fluorati per l’igiene orale domiciliare.
Le principali azioni preventive rivolte contro la carie sono:
- Riduzione di cibi o bevande a base di saccarosio.
- Igiene orale domiciliare.
- Fluorazione delle acque.
- Utilizzo di prodotti fluorati.
- Assunzione sistemica di fluoro laddove non ci sia nella rete idrica un quantità sufficiente di fluoro.
- Igiene orale professionale.
- Frequenti visite odontoiatriche.
- Sigillature di solchi e fossette dentali.
La Parodontite
L’infiammazione del parodonto è la causa della perdita di attacco del dente. Responsabili della parodontite (chiamata comunemente piorrea) sono alcune specie batteriche esogene, che vengono trasmesse tramite contaminazione diretta. Come è stato anticipato nel capitolo Paradontologia queste specie batteriche possono essere veicolate attraverso lo scambio salivare che avviene in un bacio, nella condivisione dello spazzolino da denti, delle posate ed altro.
Affinché si sviluppi la parodontite ci deve essere la contemporanea presenza di tre fattori:
- Presenza di batteri parodontopatogeni
- Biofilm, ovvero placca batterica e residui organici in cui possano nascondersi e proliferare i batteri parodontopatogeni. Queste specie batteriche sono infatti incapaci di legarsi alla superficie dentaria, e necessitano per replicarsi di quello che clinicamente viene chiamato biofilm; in pratica si “nascondono” nella placca batterica per essere protetti dagli agenti traumatici del cavo orale (saliva, IgA secretorie). Quindi, attraverso la loro capacità di inibire i meccanismi di difesa dell’ospite, penetrano nel solco gengivale e distruggono l’attacco connettivale del dente, portando ad un riassorbimento dell’osso alveolare.
- Famigliarità dell’ospite.
Una volta diagnosticata la parodontite si effettua uno status radiografico endorale completo e si compila la cartella parodontale per registrare l’entità della perdita di attacco dei denti.
Gli strumenti utilizzati dall’igienista per l’igiene orale professionale sono principalmente:
- Ultrasuoni
- Curettes
- Spazzolini e punte in gomma da montare su manipoli a bassa velocità per la lucidatura.
- Paste diamantate da profilassi.
- Manipoli a spray aria/acqua per l’eliminazione delle discromie estrinseche.
- Gel a base di fluoro e mascherine per la sua applicazione nei casi di ipersensibilità dentale.
Sigillature dei solchi
La parte anatomica di maggior rischio per quanto riguarda la possibilità di sviluppare lesioni cariose corrisponde ai solchi e alle fossette dentali: la sigillatura consiste nell’applicazione di un apposito materiale all’interno di questi solchi affinché siano isolati dai batteri cariogeni.
I solchi e le fosse dentali fanno parte della fisiologica morfologia delle corone dei denti. In alcuni casi (molari) sono abbastanza profondi da non consentire una corretta detersione con le comuni manovre di spazzolamento. Per questo è sempre consigliabile effettuare la sigillatura delle fosse e dei solchi sui molari permanenti con resine composite o sigillanti già a partire dalla loro eruzione (sesto anno di vita).